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Le modifiche richieste dal comparto delle aziende europee degli off patent al temporary framework sugli aiuti di Stato proposto dalla commissione UE

 

 

 

 

Orizzonte limitato; respiro corto. Il temporary framework della Commissione Ue per gli aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’emergenza Covid-19 sta “stretto” alle aziende del comparto farmaceutico, perché le condizioni d’accesso ai fondi disponibili rendono di fatto impossibile un efficace utilizzo da parte delle aziende del settoire.  A segnalarlo è Medicines for Europe in un documento appena inviato alla Commissione Ue in cui si evidenziano le tre principali discrasie tra la disciplina europea in materia e i quadri normativi farmaceutici esistenti ed effettivi.

Ecco le criticità per il comparto:

1. Il Framework durerà fino al 31dicembre 2021: periodo troppo breve perché il pharma possa trarre vantaggio dal Framework;

2. Gli aiuti possono essere ottenuti solo per la produzione di medicinali rilevanti per la pandemia da COVID-19: è una limitazione che non ha senso, dal momento che si sta parlando di stabilimenti preesistenti che sono stati riorientati o riconvertiti alle necessità dell’emergenza Covid;

3. Il progetto di investimento deve essere completato entro sei mesi dalla data di concessione dell’aiuto: una tempistica così breve non è compatibile con nessun investimento in un settore fortemente regolamentato come quello farmaceutico. Basti pensare che anche solo per ordinare alcuni macchinari ci vogliono dai 12 ai 16 mesi e tempi altrettanto lunghi sono necessari per ottenere le necessarie autorizzazioni dalle agenzie nazionali per i medicinali.

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Foto: TheAndrasBarta su Pixabay

 

Il documento di Medicines for Europe sul Temporary Framework