Il primo biosimilare al mondo è stato introdotto in Europa nel 2006, con l’obiettivo di garantire un migliore accesso ai farmaci biologici ai pazienti europei.  In questi anni i biosimilari hanno aumentato significativamente l’accesso a trattamenti con farmaci biologici per milioni di cittadini europei, impattando significativamente in termini di risparmio sulla spesa sanitaria dei vari paesi europei, contribuendo, al contempo, anche un deciso miglioramento della qualità di vita e dei pazienti trattati.

DATE E NUMERI DI RIFERIMENTO

 

Pagine_da_Facts-and-figures-BIOS-2022.jpg

Fonte: Medicines for Europe (2022)

 THE BENEFITS OF BIOSIMILAR MEDICINES

Biosimilari in Europa: gli ultimi studi

Uno studio recente riguardante l’accesso alle cure nei Paesi europei a minor reddito ha dimostrato le enormi disparità d’accesso ai medicinali biologici per il trattamento dell’artrite reumatoide, dal costo eccessivamente oneroso. 

In uk ad esempio grazie alla competizione generata dai biosimilari 25.000 pazienti in più hanno avuto accesso  al trattamento con farmaci biologici per l'artrite reumatoide. Pagine_da_Facts-and-figures-BIOS-2022-2.jpg

 

 Market share dei biosimilari in Europa

 

L'Europa rimane il leader globale per il consumo di biosimilari con una quota del 52%, con un eterogeneità in termini di consumo fra i vari paesi europei.

 

Pagine_da_Facts-and-figures-BIOS-2022-3.jpg

 

 

biosimilar2021.png

 Fonte: IQVIA The Impact of Biosimilar Competition in Europe (2021)