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Più spazio alle farmacie a supporto dell'attività dei servizi sanitari nazionali. E' il messaggio lanciato dalla Federazione farmaceutica internazionale (Fip) in occasione della Giornata mondiale dei farmacisti, celebrata oggi in tutto il mondo.    

«La pandemia di Covid ci ha fornito prove innegabili della capacità della nostra professione di supportare i sistemi sanitari. Per citare solo un esempio, durante la pandemia i team farmaceutici negli Stati Uniti hanno fornito oltre 350 milioni di interventi clinici sotto forma di test Covid, vaccinazione, cure e cure ospedaliere. Senza le nostre azioni, ci sarebbero stati molti più morti», ha affermato Dominique Jordan, presidente della Fip. «La campagna Fip World Pharmacists Day è un’opportunità per la farmacia di celebrare i suoi risultati nel sostenere le nostre società, ma anche di sostenerne il valore e l’ulteriore potenziale nel miglioramento della salute».

La Federazione sottolinea, in particolare, il ruolo delle farmacie di comunità, presidi professionali che rafforzano l’assistenza sanitaria fornendo consulenza, triage, screening/test e indirizzamento, somministrando vaccinazioni, prescrivendo e riducendo la poli-medicazione e il follow-up.«

L'obiettivo è però fare di più: «C'è un’ampia gamma di altre esigenze che possono essere soddisfatte dai farmacisti di comunità - si legge in una nota della Federazione -.  In quanto esperti di medicinali, a un numero maggiore di farmacisti potrebbe essere consentito di prescrivere e avviare i farmaci. I farmacisti hanno anche le competenze per farsi carico della gestione dei pazienti affetti da patologie a lungo termine come il diabete. Se vogliamo raggiungere una copertura sanitaria universale, sono necessari progressi e progressi in tutti i paesi e territori».