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Lombardia ed Emilia di nuovo in pressing sul Governo dopo lo stallo sulle richieste avanzate in tema di autonimia e dopo le dichiarazioni e gli orientamenti contrastanti espressi dai vicepremier premier e leader politici di Lega e M5s, Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
 
"Credo non ci sia più motivo per rinviarla: abbiamo fatto tutto ciò che si doveva fare,  chiarendo dubbi e perplessità. Ora è il momento che ci venga data una risposta che chiarisca definitivamente se ci sia o no la volontà di attuarla", ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana,  a margine della firma dell'Accordo per la promozione della sicurezza integrata tra ministero dell'Interno, Regione e Anci Lombardia. "Il ministro dell'Interno anche oggi ha ribadito che il percorso deve andare avanti in tempi celeri - ha ggiunto Fontana. - Auspico che siano tutti concordi e che finalmente si venga incontro alle esigenze dei lombardi, dei veneti e degli emiliani, senza più alimentare 'fake news'".
 
Si è fatto invece sentire da Facebook, il Presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: “Da quando il Governo si è insediato non ci è stata riconosciuta l’autonomia che la Regione Emilia-Romagna ha richiesto seguendo la Costituzione, senza referendum, non chiedendo un solo euro in più di quanto lo Stato già spende oggi - ha scritto in una dura presa di posizione. - È passato ormai un anno. Provino a decidere, invece che giocare ad uno scaricabarile poco dignitoso, perché per la Regione – ha concluso - l’interlocutore si chiama Governo, non le singole forze politiche che lo compongono. Si chiama rispetto istituzionale".