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Ogni dollaro speso per far disinfettare le mani ai chirurghi si traduce in un risparmio di 23.70 dollari per la struttura sanitaria in cui opera. E' solo uno dei dati rivisitati dall'European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) che in un rapporto appena pubblicato riassume le valutazioni economiche e le analisi di costo/ efficacia associate al controllo e alla prevenzione dele infezioni associate all'assistenza HealthCare-associated infections- HAI): quelle, cioè, che attendono al varco il paziente già defedato (e costretto al ricovero ospedaliero.

Obiettivo dell'operazione - una rassegna aggiornata della letteratura internazionale in materia - riepilogare le valutazioni economiche  e analizzare il rapporto costo/efficacia associato al controllo e alla prevenzione del fenomeno per supportare i decisori pubblici e le autorità sanitarie nella pianificazione degli interventi da attuare per sconfiggere quella che continua a rappresentare una epidemia iniqua perché prevenoibile. Quella delle infezioni ospedaliere che ogni anno totalizzano - solo in Europa - 3,2 milioni di casi per un totale di 37mila decessi tra infezioni del sito chirurgico, delle vie urinarie, polmoniti, infezioni del sangue e gastrointestinali, tanto per citare le categorie più "gettonate".

Le iniziative per prevenire e controllare le HAI - sottolinea il Rapporto - si sono concentrate finora soprattutto su misure essenziali come l'uso corretto degli antibiotici, la promozione dell’igiene delle mani, la decontaminazione, lo screening e la decolonizzazione. La riduzione dell’incidenza delle HAI dovute allo staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) cui si è assistito, negli ultimi anni, in diversi Paesi europei dimostra l’efficacia di tali provvedimenti - scrivono i ricercatori europei - ma non è sempre agevole stabilire quali altri interventi siano economicamente sostenibili.

La revisione si è basata su un numero totale di ventotto indicatori: quattro per la valutazione degli interventi sull’igiene, tre per quella delle attrezzature di protezione individuale e ventuno per la valutazione delle strategie di screening, isolamento e decolonizzazione. Il risultato dell'analisi ha consentito di stilare una curiosa e utile classifica: al top per costo-efficacia l'igiene delle mani per il personale ospedaliero, l'alloro del costo-efficienza agli interventi di isolamento/decolonizzazione e agli interventi con dispositivi di protezione individuale),  mentre alcuni interventi di isolamento/decolonizzazione sono risultati addirittura inefficaci.

L'analisi dell'ECDC conclude evidenziando la necessità di un quadro condiviso a livello europeo basato sulla standardizzazione delle pratiche dei criteri di valutazione realizzabile solo in base a studi di qualità elevata, capaci di stabilire l'efficicia clinica dei singoli interventi, andando oltre la semplice valutazione del rapporto costo-efficacia. In caso contrario - avverte - le scelte basate su prove eterogenee e deboli potrebbero rivelarsi costose e inadeguate.