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La riformulazione proposta lascia inalterato l’assetto giuridico esistente in contrasto con la normativa comunitaria

 

 

 

Apprendiamo da organi di stampa della “soluzione” che sarebbe stata trovata nel corso di numerosi incontri di maggioranza per mantenere totalmente inalterato in Italia l’anacronistico strumento del patent linkage, che subordina la rimborsabilità relativa ad un medicinale generico allo status del brevetto e del certificato di protezione complementare del prodotto originario di riferimento. La riformulazione circolata in queste ore dell’articolo 15 (Rimborsabilità dei farmaci equivalenti) del DDL Concorrenza, attualmente in discussione in Commissione Industria al Senato, prevede di fatto il pieno mantenimento dello status quo, ovvero un assetto giuridico contrario ai principi espressi dalla normativa comunitaria e contrario anche all’intenzione di cancellare dal nostro ordinamento la norma in questione fortemente voluta ed esplicitata nel testo presentato dal Governo, come richiesto dall’Antitrust. Se perseguita la scelta della maggioranza, in controtendenza rispetto all’iniziale indicazione governativa di abrogazione, lascia trasparire solo l’imbarazzante intenzione di mantenere tout court un istituto giuridico che lede i principi di una corretta ed equa concorrenza, ignorando formulazioni alternative che, invece, potrebbero rappresentare un passo avanti. Chiediamo alle forze di maggioranza di prendere in esame anche queste formulazioni prima di adottare decisioni definitive in materia.

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