Outlook di sostanziale stabilità rispetto al 2023, con un giro d’affari da 1,7 miliardi di euro e un totale di 422 milioni di confezioni vendute nel canale farmacia, l’89% in Classe A, totalmente rimborsate dal Ssn, dove si concentra l’82% del giro d’affari del comparto: questo il trend  illustrati nel rapporto annuale realizzato dal Centro Studi di Egualia sui dati del mercato dei generici-equivalenti nel 2024

In particolare nel 2024, nel canale delle farmacie aperte al pubblico, i generici-equivalenti hanno rappresentato il 23,3% del totale del mercato a confezioni e il 15,8% del mercato a valori. Su un totale di 1,8 miliardi di confezioni di farmaci venduti in farmacia i generici-equivalenti rappresentano il 20,8% delle vendite in classe A, il 2,2% in classe C e appena lo 0,3% nell'area dell'automedicazione.

I generici-equivalenti quotano il 23,3% del totale del mercato farmaceutico a volumi, mentre i brand a brevetto scaduto, quotano il 64,2%. I farmaci esclusivi (protetti o senza generico corrispondente) assorbono invece l'altro 12,5% del mercato complessivo (grafico 2).

Per quanto riguarda il mercato dei farmaci rimborsati di Classe A, il ricorso alle cure equivalenti continua ad essere privilegiato al Nord (40,4% a unità e 34,4% a valori), rispetto al Centro (29,5% e 26,9%) e al Sud (24,3% e 22,1%), a fronte di una media Italia del 32,6% a confezioni e del 28,8% a valori (grafico 3). In una Italia in cui il rimborsato SSN è per l’86% rappresentato da farmaci off patent il peso degli equivalenti varia ancora in modo rilevante da Regione a Regione: l’incidenza maggiore dei “senza marca” si registra a Trento (45,3%), in Lombardia (42,5%), in Piemonte (40,9%); il minor ricorso ai generici-equivalenti si registra invece in Basilicata (23,3%), Calabria (22,1%), Campania (21,8%).

E proprio nelle Regioni del Sud è più elevato il tributo che i cittadini scelgono diversare di tasca propria per ritirare il brand off patent - più costoso - invece che il generico-equivalente - a minor costo - interamente rimborsato dal SSN: nel 2024 i cittadini hanno speso questo scopo ben 1.034 milioni di euro di differenziale (grafico xxx).  

L’incidenza maggiore nel Lazio (16,3% della spesa regionale SSN nel canale retail) e in Molise (15,8%); quella più bassa in Lombardia (10,5%) (grafico 4).  

Per quanto riguarda i consumi in ospedale, nel 2024 il 65% delle cure somministrate in corsia afferisce all’area dei farmaci fuori brevetto: gli equivalenti hanno assorbito il 36,5% del mercato a volumi (+3% sul 2023), i farmaci esclusivi - sotto brevetto o privi di generico corrispondente - hanno assorbito il 34,9% (+0,2% rispetto al 2023), mentre la restante quota è stata assorbita dai brand a brevetto scaduto che hanno concentrato il 28,6% (-3,2% rispetto al 2023) dei consumi in corsia.

L’analisi del mercato a valori continua a registrare la predominanza assoluta dei prodotti in esclusiva, che totalizzano il 93,3% (vs 92,4 del 2023) del giro d’affari farmaceutico nel canale ospedaliero, contro il 4,7% (vs 5,3% del 2023) dei brand a brevetto scaduto e il 2,1% (vs 2,3 del 2023) dei generici-equivalenti.

 

Per approfondire:

Il mercato italiano dei farmaci generici: dati 2024